Corvino, Dragowski, l'attacco ingombrante e le linee guida del mercato viola

07.07.2016 23:34 di  Luciana Magistrato  Twitter:    vedi letture
Corvino, Dragowski, l'attacco ingombrante e le linee guida del mercato viola
© foto di Corrierespione

Preservare il presente e guardare al futuro. Questa è la frase chiave di Corvino, la linea guida tracciata da Cirvino che in parole povere significa "tenere i migliori e incidere sulle seconde linee con un occhio ai giovani bravi" e con i dovuti paletti. Il primo lo traccia il fair play "Ogni squadra deve restare nei limiti del fair-play finanziario - afferma infatti Corvino - Dentro questi limiti, bisogna avere tante idee e tanta energia" quelle che di sicuro non mancano al dg viola. Un altro paletto è la presenza di troppi galli nel pollaio, solrattutto in attacco dove ci sono cinque attaccanti (Kalinic, Gomez, Rossi, Babacar e Zarate dopo la cessione del sesto in rosa, Rebic), troppi di tale portata: "Non si possono però tenere 5 attaccanti tutti insieme soprattutto se sono così importanti. Dovremo fare delle scelte in base a quello che dirà il mercato. Sarà una partita che dovremo giocare". E la partita la stanno giocando soprattutto i procuratori, in giro per l'Europa a caccia di offerte, come ha fatto Bastianelli in Inghilterra per Baba mentre il rapporto club viola- Pastorello è un po' ai limiti tra un Rossi che difficilmente troverebbe un posto da titolare nello schieramento tattico di Sousa anche se il calciatore è apparso carico e voglioso di provare a convincere di nuovo Sousa. Con Gomez presenza (ora assenza in realtà) ancora più ingombrante: per il suo ingaggio non c'è alcuna possibilità che resti ma Corvino non intende fare sconti per Gilberto (non ha voluto darlo in prestito gratuito al Corinthians), figuriamoci per il giocatore più caro dell'era Della Valle.

L'occasione per parlare/non parlare di mercato è la presentazione di Dragowski, portiere del 97' ma con 30 presenze nella serie A. E questa tracciata dal giovane polacco è un'altra linea guida di questo mercato made in Corvino: "Il primo obiettivo nostro è quello di creare una ricchezza tecnica come quella di tenere o crescere un giovane. Diks e Dragowski sono giovani ma sono già esperti perché hanno all'attivo molte partite nel massimo campionato nei loro paesi. Siamo comunque vigili sulle occasioni di mercato". Sul mercato degli italiani Corvino conferma che la mancanza di calciatori made in Italy ha sfalzato i parametri di questi giocatori, portando i prezzi alle stelle e soprattutto non adeguati al loro valore "ma qualcosa faremo". E su Dragowski che dire? Che le prime parole italiane che ha imparato sono "Non c'è problema" e "Va tutto bene" perciò quando uno è così positivo non si può che sperare che quella positività e allegria spontanea le porti anche in campo. La Fiorentina ha bisogno di figure positive e, in mancanza di acquisti top, anche i tifosi hanno bisogno di giocatori che sprizzino allegria ed entusiasmo e c'è da giurare che "Drago" sia uno di questi. A completare la giornata è arrivato anche il taglio del nastro per il Fiorentina Store di viale Fanti, nato dal vecchio viola point, negozio che creare disagio alla società visto che è proprio di fronte allo stadio e punto di riferimento di molti tifosi benché non fosse negozio ufficiale. "Un passo avanti per avvicinarsi ai tifosi" lo ha definito Rogg, soddisfatto che il negozio ufficiale "sia tornato a casa".

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