Ritiro inutile, anche i Della Valle senza colpi per ora restano a casa. Sepe non basta, e meno male Sousa...

Il ritiro più inutile o, se preferite, ininfluente del mondo scorre placido nella ridente Moena senza che la proprietà vi abbia ancora messo piede. Né Diego né Andrea vogliono per il momento spartire niente con la squadra che si allena e i clienti/famiglia che ne seguono la preparazione in clima peraltro, se non di festa, di discreta armonia. Armonia di cui va ringraziato Paulo Sousa e la disponibilità di gran parte dei calciatori. Andrea arriverà forse nel weekend sempre che nel frattempo la sua pattuglia di manager sia riuscita ad acquistare o farsi prestare almeno un buon calciatore. Evidentemente non basta, per far apparire sorridente in montagna il più giovane dei fratelli, il prestito secco dal Napoli del portiere Sepe. Operazione che in sintesi definirei imbarazzante per una società che continua a dirsi solida e ambiziosa. E solida la Fiorentina lo è davvero, una solidità basata sulle ricapitalizzazioni della proprietà e su operazioni che vorrebbero definirsi in regime di autofinanziamento.  Per questo non avendo più giocatori importanti in rosa con cui finanziare il mercato, finita nelle casse societarie la liquidità dell'operazione Cuadrado e perso Salah la Fiorentina sta disperatamente cercando di cedere Gomez, per non dover cedere Savic o magari Bernardeschi. Nel frattempo fra una foto e l'altra Paulo Sousa è costretto ad allenare una squadra diversa da quella che disputerà la stagione. Non sono preoccupato per ciò che la Fiorentina sarà al 31 agosto, perché una rosa da sesto, settimo, ottavo posto sarà assemblata.  Sono preoccupato per il persistere di questo strano modo di gestire un'azienda calcistica e per il persistere della stridente contraddizione fra l'ambizione delle parole e la mediocrità dei fatti. In attesa che Della Valle ci spieghi e che qualcuno gli chieda questo è il mio attuale pensiero pronto, come sempre, a modificarlo e ricredermi.